Italiani d’Argentina

PUBBLICATO IL 30 Ottobre 2007

Nel tratto di costa ligure dove vivo non è raro incontrare persone dal nome ispanico e dal cognome di antica appartenenza locale o addirittura genovese. Sono i ritornati: figli, nipoti, spose e mariti, insomma nuclei o frammenti di famiglie emigrate in un anno più o meno lontano per fare “la fortuna” in America latina. La fortuna si sa è assai più che capricciosa … Così queste genti rientrate dal sud-America non sono sempre ricche, a volte nemmeno benestanti. Alcuni hanno preso di petto l’onda sbagliata del tempo; sono partiti troppo tardi, o ritornati troppo presto, hanno avuto troppo timore del loro divenire laggiù, oppure troppo poco. Generazioni a cavallo di un oceano, figli di antichi italiani e padri di perfetti argentini. Quello che continuiamo a invidiare ai nostri italiani d’Argentina, il concetto di “sconfinato” così estraneo a noi qui. Viene legittimo il sospetto che valga la pena rischiare gli esiti della propria esistenza per la bellezza di terre infinite; che valga la pena anche di essere orgogliosi della propria scelta, per aver desiderato un orizzonte che si sperde agli occhi.” ( Ivano Fossati)

Italiani d’Argentina – Ivano Fossati (Ho sognato una strada)
Ecco, ci siamo
ci sentite da lì?
in questo sfondo infinito
siamo le ombre impressioniste
eppre noi qui
guidiamo macchine italiane
e vino e sigarette abbiamo
e amori tanti.
Trasmettiamo da una casa d’Argentina
illuminata nella notte che fa
la distanza atlantica
la memoria più vicina
e nessuna fotografia ci basterà.
Abbiamo l’aria di italiani d’Argentina
oramai certa come il tempo che farà
con che scarpe attraverseremo
queste domeniche mattina
e che voglie tante
che stipendi stani
che non tengono mai.
Ah, eppure è vita
ma ci sentite da lì?
in questi alberghi immensi
siamo file di denti al sole
ma ci piace, sì
ricordarvi in italiano
mentre ci dondoliamo
mentre vi trasmettiamo.
Trasmettiamo da una casa d’Argentina
con l’espressione radiofonica di chi sa
che la distanza è grande
la memoria cattiva e vicina
e nessun tango mai più
ci piacerà.
Abbiamo l’aria di italiani d’Argentina
ormai certa come il tempo che farà
e abbiamo piste infinite
negli aeroporti d’Argentina
lasciami la mano che si va.
Ahi, quantomar quantomar per l’Argentina.
La distanza è atlantica
la memoria cattiva e vicina
e nessun tango mai più
ci piacerà
Ahi, quantomar
Ecco, ci siamo
ci sentite da lì?
ma ci sentite da lì?

(dedicato agli amici argentini d’Italia)
Un caro saluto
Chiara

ARTICOLI CORRELATI #

2 commenti

  1. Chiara Chiara ha detto:

    Bella milonga lenta … anche da ballare!
    Buona giornata!

  2. lucy ha detto:

    cercasi julian disperatamente.
    davvero chia’ che fine avrà fatto?
    juli fatti sentire! TC ha bisogno di te!

    lu

Rispondi a Chiara Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*