Sondaggio d’Opinione: il Tango, come ti ha cambiato la vita ?

PUBBLICATO IL 22 Ottobre 2007

Da quando hai iniziato a ballare il tango, hai notato un cambiamento nelle tue abitudini ?

 O ha lasciato del tutto inalterato il tuo stile di vita ?

E se lo ha cambiato, lo ha cambiato in meglio o in peggio ???

cam.jpg

La foto secondo voi andrebbe letta da sinistra verso destra, come una sorta di evoluzione, o da destra verso sinistra, come una sorta di abbrutimento bestiale per questo ballo (come magari lo vedono gli altri) ?

Ti senti tangodipendente ???

dipendenza.jpg

By Niky (per quelli che pensano che scrivo in incognito 🙂 )

ARTICOLI CORRELATI #

15 commenti

  1. dctango dctango ha detto:

    Ok, inizio io.
    Io ho iniziato il tango e sono stato subito colto da un attacco di “tanghite”. Già dopo i primi tre mesi del corso base ho cominciato a frequentare stages, in giro per le province italiane, e a cercare e ascoltare tanghi.
    Dopo qualche anno il breve intervallo del matrimonio e poi, implacabile, un secondo attacco, questa volta temo cronico.
    Con estrema sintesi ecco cosa il tango ha portato nella mia vita:
    1) Attività fisica che non fa mai male; mi tengo in esercizio facendo una cosa che mi piace. Prima andavo a nuotare e a correre, ma con scarso godimento per quello che facevo, mentre adesso si.
    2) Musica, musica, musica a tutte le ore. Scherzo ! Diciamo spesso.
    3) Amici e conoscenti di ogni posto.
    4) Uno svago che non fa’ male.
    5) Apprensione da parte dei miei cari che mi sanno sempre in giro di notte.
    6) Forse troppe ore al computer, in funzione del tango…
    Questo è quanto. Adesso tocca a voi !
    Niky

  2. lucy ha detto:

    cambia le abitudini per forza. se prima non ballavi adesso balli: prendi lezioni vai in milonga vai a qualche festival, tutte cose che prendono il posto di altre o occupano dei vuoti. cambia in meglio, se no avremmo smesso. qualche volta, anche se mi piaceva, avrei smesso volentieri anni addietro… troppo stress…poi ho cominiato a fregarmene, a fare solo le cose che davvero mi piacevano, tipo non andare mai a ballare o andarci spessissimo, non vivere certe milonghe o certe manifestazioni come un must. ho anche imparato ad accettare la noia mortale che certe volte mi prende: perchè il tango è come un amore maturo. fin che sei giovane vuoi il meglio, senza sapere magari cosa sia per te il “meglio”, poi nell’altro smetti di cercare, di chiedere ansiosamente e ti lasci cullare da un amore che ammette anche gli errori gli scarti le incomprensioni.
    e il tango di brutti tiri ne fa un bel po’. certe volte non ci capiamo. ma siccome ci amiamo, la storia continua. ora non mi può più cambiare la vita perchè è dentro la mia vita. non mi frega più, nel senso che certe volte tiro un siparietto e lo metto in stand-by, ma ora che sta con me da un bel po’, possiamo vivere anche così: cercandoci furiosamente, facendoci il muso, facendo l’amore, tirando tardi.
    come con il mio tanguero preferito.

  3. dctango dctango ha detto:

    wow !!! 😀

  4. dctango dctango ha detto:

    A proposito di brutti tiri….penso che il peggiore potrebbe essere quelo di andare in Argentina e scoprire che è diverso da come te lo aspettavi….e sentirti estraneo ad esso.

  5. lucy ha detto:

    il mio commento non parte… ci riprovo in sintesi. sì, niky, ma quasi nessuno lo ammette, tirano dritti come se avessero avuto un “dono” divino. quelli che ne restano esclusi “non sanno”. blablablablablablabla… come gli ha cambiato la vita!

  6. lucy ha detto:

    il mio commento non parte… ci riprovo in sintesi. sì, niky, ma quasi nessuno lo ammette, tirano dritti come se avessero avuto un “dono” divino. quelli che ne restano esclusi “non sanno”. blablablablablablabla… come gli ha cambiato la vita!
    n.b. ci sono problemi sul server. non rispondo se arriveranno commenti sovrapposti.

  7. Chiara Chiara ha detto:

    Il tango non perdona. Se lo scopri, se ti sceglie, per forza di cose lasci uscire fuori una parte di te che stava aspettando. Più che un cambiare penso sia uno scoprire.
    D’accordo con gli alti e bassi…come del resto ci sono nella vita. L’importante, come per tutte le cose, è che non diventi un’abitudine, un automatismo!
    Buona giornata
    Chiara

  8. Dori ha detto:

    E si’ che ti cambia la vita! Non proprio come un figlio…ma quasi!
    Io mi sono avvicinata al tango già “vecchia”,ma mi sono resa conto che ha cambiato (arricchito) la mia vita di coppia,la mia vita sociale,mi ha risparmiato la “sindrome da nido vuoto”,mi da una buona dose di emozione in una fase un po’”loffia”(leggi menopausa):-)))
    Dori

  9. Dori ha detto:

    Come è vero cio’ che dite sui viaggi a Baires!(Niky e Lucy).
    Come andare alla Mecca o a Lourdes!IO ovviamente invidio chi ci è andato!:-)

  10. akmeno ha detto:

    Proviamo a rispondere
    1) ho cambiato abitudini perché odiavo il ballo e ora ne amo uno
    2) Lo stile di vita è cambiato come la “scala di valori” del tempo libero
    3) Direi in meglio, perché mi concede uno spazio dove “prendere” relax.
    4) E se fosse l’abbruttimento bestiale perché da finti Uomini finalmente ci sentiamo un po’ maschi?
    5) Sì, sono tangodipendente.

    Art

  11. Fra ha detto:

    La prima sera che un’amica mi ha portato in milonga ho capito che dovevo imparare anch’io e che il tango era già dentro di me da anni, ma io non lo vedevo… Il giorno dopo avevo già preso le scarpe e mi ero iscritta ad un corso. Non ho più smesso!

    Anche se la strada è ancora lunga e a volte mi incasino sui passi, posso dire che se non vado a ballare almeno una volta alla settimana mi manca il respiro…

    Fra

  12. lucy ha detto:

    sembriamo un’accolita di “tanghisti anonimi” ad una seduta di autocoscienza.
    lucy ********, tanghista. se non ballo almeno due volte alla settimana ho gli incubi… certi lucertoloni…ragni pelosi… aiutàteme!
    solo che non vogliamo essere aiutati ad uscire dalla spirale tanguera: ci sta benissimo così.

  13. deborah deborah ha detto:

    Il tango mi ha cambiato moltissimo la vita. Si è insinuato piano piano e ha silenziosamente occupato tutti gli spazi. Ha praticamente preso il posto di cinema, ristorante, discoteca, iniziative e incontri con amici non tangheri…
    Ho anche quasi perso certe amicizie, trascurate per impegni di tango.
    Per molti sarò monotematica e fissata ma non vedo più il mio weekend senza il tango! Mi piace, mi diverte, mi mantiene in forma, conosco gente… dopo una milonga mi può capitare di pensare “ok, adesso sto bene per un pò…” ma il giorno dopo torna già la voglia e il bisogno!

  14. emanueleemanuel emanueleemanuel ha detto:

    I miei amici adesso dicono che ormai penso solo a organizzare uscite a tango, ma da un po’ hanno imparato anche loro a chiamarmi per andare a ballare.
    Ho imparato a vedere particolari che prima non vedevo nelle persone, ho migliorato la mia capacità di ascolto e di osservazione.
    Ha anche cambiato di molto il tipo di opinione che mi faccio delle persone, e complessivamente mi sento “più sereno”. Comunque gli amici dicono che “sono cambiato” (senza specificare se in meglio o in peggio, però…)
    Ho anche “bruciato” qualche serata con colleghi di lavoro per andare a tango… Mi sa che mi sto facendo una brutta fama.

    Tangodipendenza??? Il tango è un vero e proprio antidepressivo naturale (come, se non meglio del cioccolato) e conseguentemente crea dipendenza. Come a fumare, credi sempre di poter smettere in qualsiasi momento…

  15. Daniele Daniele ha detto:

    Ciao a tutte/i,
    certo che ha cambiato la mia vita, ha iniziato a fluire nell’ottobre del 2003, e faccio molta fatica a pensare possa un giorno sparire, è riuscito ad incanalare il “bisogno” di espressione che credo sia dentro ad ognuno di noi, non penso che sia solo un bel movimento esteticamente accattivante e sensuale, la sua storia, fatta da persone semplici, quasi per svago, che poi diventa espressione, non importa cosa, se tristezza, gioia, nostalgia, amore, rabbia, ti muove l’anima non solo le gambette sante. Credo possa entrare in profondità, se lo lasciamo entrare, e dipende solo da noi, non altri, ne guru, ne maestri illuminati, siamo noi il nostro tango.

    buoni tanghi

Rispondi a akmeno Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*