Tango lesson in Japan

PUBBLICATO IL 15 Novembre 2007

Appunti di tango

Chi riconosce la figura descritta dagli appunti di questo solerte allievo tanguero giapponese? 🙂
E voi prendete appunti delle lezioni o di ciò che fate negli stages?

Un caro saluto
Chiara

ARTICOLI CORRELATI #

7 commenti

  1. Chiara Chiara ha detto:

    Quello che mi colpisce di questo appunto è la scansione dei passi in 4 tempi…una precisone quasi svizzera…più che giapponese!
    🙂

  2. Daniele Daniele ha detto:

    Ciao Chià,
    ho provato a prender appunti, ma sitematicamente quando li riprendevo in mano, magia delle magie non mi ricordavo nessuno dei “riferimenti” da me in precedenza scritti per “tradurli” in movimento, (che testa!)… meglio una buona telecamerina 🙂

    buoni tanghi

  3. deborah deborah ha detto:

    Sì, io ogni tanto vedo qualcuno agli stages prendere appunti.
    All’inizio mi facevano un pò sorridere, invece adesso ammetto che sento spesso la necessità di fissare una frase, un segreto, una definizione particolare e vorrei avere un quadernino, un registratore, qualcosa insomma per trattenere quelle parole. Se possa o non possa servire sinceramente non mi è ancora chiaro. E’ vero, con la telecamerina come dice daniele è più semplice ma forse certi video se fossero accompagnati da qualche appunto potrebbero anche parlare e spiegarsi meglio…

  4. emanueleemanuel emanueleemanuel ha detto:

    No, io credo che non serva a niente prendere appunti.
    I movimenti mi devono entrare a livello quasi subcosciente. Non serve a niente “guardarsi gli appunti” per rifare un passo che non ricordo bene!!!
    Se non lo ricordo vuol dire che non è entrato. Ci vuole pazienda.

    La telecamera invece serve per curare il lato “estetico” del ballo, per perfezionare l’apparenza.

  5. Chiara Chiara ha detto:

    Nel nostro caso, a prendere appunti ci pensa Gio. Poi a casa ci siamo sempre esercitati a rifare le cose imparate, finchè sono entrate nel suo midollo spinale e un pò anche nel mio….
    🙂
    Invece dico a Deb che da quando conosco Anca (sai tu di chi parlo) giro con un taccuino nella borsetta per segnare una frase, un pensiero, per fermare una idea…tango o altro che sia….La adoro anche per avermi insegnato questo!!! 🙂

  6. lulamiao ha detto:

    Io ho tentato di prendere appunti quando sono andata ad un festival a BsAs… tornata a casa li ho riletti e non ci ho capito un h. Ma ballavo da sei mesi…. Ora niente… A volte riprendo (se permesso) con la videocam, ma poi non riguardo mai… insomma vado a memoria e da… seguidora 😉

  7. Chiara Chiara ha detto:

    Infatti quello degli appunti penso sia più uno strumento utile per gli uomini. Soprattutto all’inizio, quando hai tante cose in testa e, ballando, non te ne viene in mente nemmeno una. Ogni tanto andiamo a vedere un appunto di Giò e ci viene in mente come avevamo imparato una “figra” che ora facciamo a modo nostro, contaminandone due, tre o più insieme 🙂
    Però all’inizio a Giò i suoi foglietti davano il coraggio di “affrontare” una milonga (all’inizio inizio inizio!)
    Poi ciascuno ha il suo modo di apprendere…questo si sa!
    Un abbraccio

Rispondi a Chiara Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*