La storia di un plagio?

PUBBLICATO IL 26 Aprile 2008

Nel mondo della musica capita spesso di sentire accuse di plagio a cui fanno seguito, qualche volta, anche cause in tribunale. E questo è capitato anche con il tango. Anche se spesso i compositori non si rendevano conto di ciò che avevano scritto e dunque non si preoccupavano più di tanto di rivendicare i propri diritti.

Il compositore e pianista Pompeyo Camps

Leggevo giorni fa, un articolo pubblicato nel 1972 sul giornale “La Opinion” . Nell’articolo, interessantissimo, il maestro Pompeyo Camps raccontava alcuni aneddoti relativi agli ultimi giorni di vita di Enrique Delfino. Infatti, quando il noto compositore era ormai quasi del tutto cieco, la casa editrice Ricordi gli aveva affiancato Camps, come musicista incaricato di scrivere sotto dettatura tutta l’opera di Delfino: perchè non andasse perso ciò che era stato registrato, ma soprattutto i preziosi e numerosi inediti.

In questo bellissimo articolo, Camps ci racconta di quanto fosse ricca e preziosa la preparazione musicale di Delfino, ma anche la sua simpatia. Mi è piaciuto leggere che in quegli anni (dal 1953 al 1962) Delfino aveva riscritto molti dei suoi tanghi, senza cambiarne lo spirito, o le note, ma semplicemente sistemando gli spartiti, indicando anche “come” suonare quelle note. Infatti era solito dire che i vecchi spartiti erano stati scritti senza tutte le simbologie di legati e quant’altro, perchè le potessero suonare anche le pianiste di quartiere o di provincia, poco preparate, a suo dire! E mentre diceva questo sorrideva e sedendosi al piano imitava queste ” niñas de barrio”, con grottesche caricature. Un tantino misogeno, ma simpatico! Le foto qui sotto sono tratte dal libro Ultimo tango en el Sur di Nestor Dipaola. Scusate la scarsa qualità, le ho scannerizzate di fretta, ma mi sembrava carino mostrare qualcuna di queste pianiste “di provincia”! 🙂

Telma Locino al piano

Dominga I. de Morello al piano

Ma veniamo alle accuse di plagio. Camps ci racconta che spesso Delfino gli faceva notare come i suoi tanghi assomigliassero tanto ad altri composti dopo. Più di tutti se la prendeva con Marianito Mores (così lo chiamava). Per esempio sosteneva che l’idea di intitolare un suo tango Gricel gli fosse venuta solo per confondere le idee alla gente, sfruttando l’assonanza del titolo del suo successo Griseta.
Su questo non sono molto d’accordo. Secondo me la scelta del titolo l’aveva fatta Contursi, il paroliere, vista la sua storia d’amore con Gricel. Mica poteva cambiare il nome dell’amata!

Invece ciò che mi ha convinto di più è la storia del plagio di Araca la cana. Secondo Delfino, Mores e Canaro, nel comporre Adios pampa mia, avevano usato la sua musica, solo un pò più rallentata. Diceva a Camps: Haga la prueba, escriba esa melodia al doble de su valor. Se da cuenta como me copiaron? Me han copiado muchas cosas!”

Cliccando sui titoli dei due brani, potete sentirne anche voi due versioni suonate da Canaro e decidere se dar ragione o meno a Delfino. Conoscendo le abitudini di Canaro, di “canibbalizzare” tutto il composto dai giovani creatori ancora sconosciuti e di registrare tutto il “suonabile”, c’è anche da pensare che abbia ragione Delfino! 😉

E i nostri esperti musicisti che dicono?

Un caro saluto
Chiara 

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5 commenti

  1. Chiara Chiara ha detto:

    Grazie Bob (il suo commento è su un altro post).
    Anche a me son piaciute molto le foto, per questo le ho messe!
    Mi fanno una tenerezza indescrivibile!
    Chissà queste musiciste quante se ne son sentite dire! E poi so che erano anche svantaggiate rispetto agli uomini per gli orari. Era difficile che potessero suonare di sera. Magari in qualche rara occasione per carnevale! Altrimenti solo il pomeriggio!
    Però leggevo che la seconda (Dominga Morello) era più “fortunata”: lei andava anche in tournè: il direttore dell’orchestra era suo marito!!! 😀

  2. BobSaintClair ha detto:

    Capperi Miss! Altri tempi…che passione e che forza dovevano avere dette musiciste….mi tocchera’ andare in Argentina per toccare con l’alma i colori e il mondo del tango verace…;)

  3. Chiara Chiara ha detto:

    Liberissimo!
    Ma il tango lo abbiamo dentro di noi!
    😉

  4. BobSaintClair ha detto:

    Grandissima Miss Chiara, lei dice il vero, una frase che mi lascia inpace col mondo 🙂 vorrei mettere in moto un bello scambio culurale, musicale con te! Sfogliando il web ho appreso che nella tua citta’ va forte il tango ed è alle porte un evento che coinvolge artisti internazionali; potresti aggiungere qualcosa in merito? Allora preferirei conoscere la tua di alma! 🙂

  5. Chiara Chiara ha detto:

    Stiamo parlando del concerto-evento dei Fervor a Cesena (QUI più notizie) o del Conjunto Internacional Tanguero di Riccione (QUI più notizie)?

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