Tango… Espresso

PUBBLICATO IL 10 Settembre 2008

Cari amici, ho salutato con gioia l’apparizione di ben 3 cd di tango per iniziativa del Gruppo Repubblica-Espresso. Tuttavia un enorme svarione, nonché la necessità di puntualizzare in positivo ciò che sta accadendo nel mondo musicale del tango di Buenos Aires mi hanno spinto a scrivere questa mail a L’Espresso.

Vorrei che ne foste a conoscenza, anche perché non so se la rivista troverà lo spazio o l’utilità nel pubblicarla.

Abrazos

Pier Aldo

Egregio Direttore, egregio dott. Dentice,
da anni mi interesso della grande cultura del tango argentino, per fare conoscere la quale -al di là dei pesanti stereotipi di cui essa soffre particolarmente in Italia- ho fra l’altro scritto due libri, “Il tango è una storia d’amore, e non una rosa in bocca” e “Tango, musica per ballare – guida per ballerini, dj di tango e musicisti”, entrambi editi da Sigillo di Lecce. Sono stato pertanto entusiasta nell’apprendere dell’iniziativa dell’Editoriale L’Espresso relativa alla pubblicazione di ben tre cd di tango, e ancor più lo sono stato quando ho saputo che nell’iniziativa era stato coinvolto Ignacio Varchausky, uno dei personaggi fondamentali nella resistenza e nella rinascita della cultura del tango di oggi. Vedere in un articolo italiano i cognomi di Pugliese e Salgán è stata per me un’emozione, un momento atteso da tanto tempo. Peccato che un orribile refuso abbia cambiato il nome al grande Osvaldo Pugliese (forse il più grande musicista di tango prima di Piazzolla, stilisticamente parlando), facendolo diventare “Oscar”. Come se Giuseppe Verdi fosse diventato Giovanni… Al di là di ciò, vorrei confortare l’ottimo Alberto Dentice: straordinarie pellicole come “Buena Vista Social Club” sul tango ne esistono almeno due. La prima è di un paio di anni fa, si chiama “Si sos brujo”, e racconta proprio la storia della nascita dell’ Orquesta Escuela de Tango di Emilio Balcarce, con Varchausky e compagni alla ricerca dei grandi vecchi maestri che potessero insegnare loro a suonare “come un tempo”. La seconda è appena uscita in Argentina, e si chiama “Café de los Maestros”, da un progetto di Gustavo Santaolalla. Ovviamente, di queste pellicole, come di tutta la grande musica del tango, in Italia non si sa nulla. “Oscar” Pugliese insegna…
Cordiali saluti e un grazie per ciò che state facendo.
Pier Aldo Vignazia

ARTICOLI CORRELATI #

13 commenti

  1. Niky ha detto:

    “Oscar” Pugliese e “Osvaldo” Serpa !!!

  2. Dori ha detto:

    Giusta e doverosa segnalazione anche per chi, come me, ha acquistato “al volo” la rivista senza neppure fermarsi a leggere!!
    Comunque mi piace l’idea che qualcuno si accorga che il tango argentino è buona, anzi ottima musica e non solamente…” una rosa in bocca”!!
    Un abbraccio a Pieraldo!

  3. Niky ha detto:

    Eppoi … non toccatecci Pugliese. 😉

    Ho un tale rispetto per “El Viejo” che sovente quando annuncio la sua tanda in milonga mi alzo in piedi e c’è chi lo ha notato e ne è rimasto piacevolmente colpito.

  4. maniacus ha detto:

    Ringrazio Pier Aldo per le sue puntualizzazioni, anche io ho letto l’articolo su l’espresso e ne avevo rilevato il refuso, ma visto che finalmente si parlava di tango in termini meno stereotipati ho lasciato perdere.
    Si Sos brujos: perchè non proporre a l’espresso la pubblicazione del DVD?

  5. pieraldo ha detto:

    Ti dirò che la mia mail (che avevo mandata con ricevuta di ritorno, mai giunta), aveva lo scopo subliminare di suggerire proprio un interessamento verso queste pellicole. A volte mi è capitato di instaurare un dialogo con i responsabili di certe rubriche, in occasione di refusi sul tango che cerco sempre di fare notare. A volte no. Stavolta, per il momento, nessuna nuova. Può anche darsi che qualcuno dell’Espresso o che è nel giro della editoria multimediale legga il Blog e possa fare qualcosa… Fra l’altro, Si sos brujo è anche sottotitolato in italiano! incrociamo le dita!

  6. plinsky ha detto:

    io non ho più speranze. mi sento come un apache alla riserva di san carlos… cerchiamo di sopravvivere ebbasta.
    ma avete letto le schifezze sul tango che pubblica ultimamente il corriere della sera? “l’uomo col braccio sulla schiena indica alla donna l’incrocio”…
    “Il tango è una storia d’amore, e non una rosa in bocca” dovrebbe essere una lettura obbligatoria fin dalla prima media.
    PIERALDO FOR PRESIDENT!!!
    :o)

  7. maniacus ha detto:

    Più volte in questo blog ho parlato del film in questione, che ho avuto l’occasione di vedere a BsAs due anni fa, tra i protagonisti del film ci sono proprio gli artisti dell’orchestra El Arranque. Quindi visto che Ignacio Varchausky è direttore artistico della manifestazione, perchè non fare leva su di lui per promuovere l’iniziativa?.
    Ormai credo che il tango in Italia abbia raggiunto una sua maturità e che ci sia una “massa critica” tale da rendere interessante, per gruppi editoriali tipo l’espresso, iniziative di questo tipo.
    Piccola nota su Pugliese: si chiama PUGLIESE e non Sanchez, qualcosa vorrà pur dire no?!?!
    Sarebbe ora che anche l’Italia renda onore a un grande come lui.

  8. pieraldo ha detto:

    HO visto un paio di mesi fa a Buenos Aires Varchauscky, in occasione di un concerto de la Orquesta Escuela nella Casa della Cultura in Av. de Mayo, e gli ho raccontato che in Italia sto cercando con ogni mezzo di diffondere il DVD con la sua pellicola. Ha sorriso felice, non mi ha minacciato di denunciarmi alle Pubbliche Autorità… Io vivo a Padova e sto per ripartire per l’Argentina, non ho quindi occasione di vederlo a Roma, ma se qualcuno è in zona, cerchi di incontrarlo. Potrebbe essere veramente utile. In ogni caso, ragazzi, è inutile che ci facciamo illusioni: alla faccia del tanto decantato federalismo, il centro della cultura, nel bene e nel male, in Italia è Roma. Solo sfondando lì il tango potrà avere la sua giusta cassa di risonanza nel resto del Paese. Chissà che questa non sia l’occasione giusta… E allora:
    FORZA ROMA!!! 🙂

    Pier Aldo

  9. deborah deborah ha detto:

    Sicuramente molto positivo il fatto di pubblicare 3 cd di tango. Fa credere e sperare in un’apertura culturale che renda giusto merito al valore del tango. Vero anche però che se di tango si parla mi sembra doveroso parlarne correttamente senza storpiature o deformazioni.
    Bravo Pieraldo, si sentono e si leggono già tanti sfromboloni intorno al tango, almeno nomi e cognomi che vengano rispettati 🙂

  10. Scarlett ha detto:

    Ragazzi, non tocchiamo Pugliese! Sacrilegio fu!!!
    Ma non si può far nulla per riuscire a recuperare questi due film? Anche in “prestito” magari…

    😉

  11. Niky ha detto:

    Io ho ordinato il primo su tangostore con il prossimo ordine. Il secondo non ce l’avevano ma me lo faccio portare prossimamente dall’Argetina da qualche amico. Se in futuro verrai a Milano te ne faccio una copia.

  12. Scarlett ha detto:

    In futuro ci vengo a Milano!!! Un futuro mooooolto vicino! Diciamo a Dicembre. Mi porterò dietro alcune amiche di Palermo e conto di conoscerti stavolta!
    Inizia a riscaldare il masterizzatore… 😉
    Bacetti

  13. dctango dctango ha detto:

    Certo Scarlettina,
    stavolta non possiamo mancare di conoscerci.
    Naturalmente si organizza con la Dori, Lucio, vari ed eventuali.

Rispondi a pieraldo Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*