Horacio Ferrer compie 80 anni Feliz cumple MAESTRO!

PUBBLICATO IL 6 Febbraio 2013

Horacio Ferrer compie 80 anni in splendida forma. Dopo due operazioni alla testa e due mesi a letto il presidente dell’Academia Nacional del Tango di Buenos Aires sta bene. Ha recuperato in pieno le sue forze ed è tornato a sorridere e a giocare con le parole, inventando e creando versi per la gioia dei suoi numerosi estimatori.

Il poeta contemporaneo di tango più famoso e riconosciuto del momento ha scritto più di 70 tanghi per le musiche di Astor Piazzolla. Cittadino onorario di Buenos Aires, candidato al Premio Nobel per la Letteratura nel 2004, voce calda e volto espressivo, Ferrer ha lavorato per Anibal Troilo, vissuto in casa con Piazzolla e assorbito le trasformazioni artistiche degli anni ’60.
18 - Ferrer a Salerno nel 2012 alla serata di Adriano Mauriello7 - Ferrer durante la celebrazione dei 20 anni dalla scomparsa di Piazzolla8 - Horacio Ferrer alla Galleria Sordi, concorso letterario Volango 2012

«Il tango è tutta la mia vita» dice per prima cosa, durante l’intervista rilasciata alla Doble Hoja.

Maestro quando è avvenuto l’incontro con il tango?

«Lo conosco da sempre, sono nato a Montevideo (la capitale dell’Uruguay) ma vivo da 40 anni a Buenos Aires, dove sono giunto per scrivere testi appositamente per il tango»

E’ stato Astor Piazzolla che l’ha chiamata?

«Sì, Piazzolla aveva letto le mie poesie che avevo pubblicato da poco in un libro. Mi chiamò per venire a lavorare a Buenos Aires, era il 1968»

Cosa è la poesia per lei?

«Io sono cresciuto con la poesia. Mia madre era una grande attrice e interprete di testi, conosceva Garcia Lorca, sono cresciuto sentendola recitare. In casa mia si cantava, si suonava il piano, sono stato educato alla poesia, ce l’ho nel sangue».

E le parole?

«Io amo le parole. Le parole del tango sono totalmente rio platensi. L’origine è la poesia criolla, qui abbiamo un libro che si studia a scuola che si chiama Martin Fierro. È un modello di poesia. Ma io voglio precisare una cosa: anche il tango conserva la sua origine  e la sua radice nel Rio della Plata e mantiene l’anima a Buenos Aires, si rinnova ogni volta che vive in qualche parte del mondo».

Di che parlano le poesie del tango?

«Dei quartieri, della gelosia, del dolore. Del divorzio, dell’amore eterno, del ballo. Parlano molto delle orchestre tipiche, anche».

Qual è il segreto per scrivere canzoni?

«Avere un sentimento musicale, cantare, essere poeta, artista, ispirato. E poi il tango contiene in sé tutti i temi della vita».

Per scrivere bisogna saper vivere?

«Bisogna sapersi calare nella vita, profondamente. Non si fa un tango contemporaneo dicendo parole più o meno di monda. No, non si fa così».

Scrivere poesie di tango oggi è difficile?

«È molto difficile lanciare un’opera di successo. Ma questo non è incorreggibile, è un problema di comunicazione, di arrivare al pubblico. Abbiamo bisogno di appoggio delle autorità, del ministro della cultura, dell’assessorato. L’importante è sapere che i poeti non si creano. Si creano i parolieri e poi vedremo se sono poeti, bisogna dargli un’opportunità».

Qual è il suo ricordo di Piazzolla?

«Un musicista straordinario che nella seconda metà del secolo scorso ha fatto la storia del tango. Per me poi il ricordo rimane indelebile nella memoria».

Come musicista o come persona?

«Non si può separare il musicista dalla persona. Ho vissuto in casa con lui, sono stato il suo pubblico inizialmente, un pubblico infantile adolescente. Ma poi mi ha permesso di entrare nella sua intimità creativa ed è stata un’esperienza fantastica. Lui era lo stesso sulla scena e nell’intimo della creazione».

5 - L'interno dell'Academia del Tango con la statua di Carlos Gardel4 - Il bandoneon di Anibal Troilo conservato all'Academia del Tango di Ferrer3 - La sala riunioni dell'Academia con le foto dei capos del tango

Lavorava molto?

«Sempre! E con il suo pianoforte, sempre. Era una persona dotata di genialità ed era una sorgente musicale. Tutta dedicata al tango. Non c’era altra cosa nella sua vita. Lui aveva un’idea diversa dal tango tradizionale. Il tanto si è salvato grazie a tutti noi che abbiamo creduto possibile “un altro tango” »

Che vuol dire?

«Che il tango nella storia si è nutrito di altri tanghi, che a loro volta hanno nutrito Discepolo, Domingo Federico, Osvaldo Fresedo, Homero Manzi, Julio De Caro, Juan Carlos Cobian, Horacio Salgan come Astor Piazzolla e me. Tutte le età del tango ebbero delle resistenze all’inizio, come era logico».

Cosa permane nonostante i cambiamenti nel tempo?

«Tutto cambia nel tango: musica, canto, ballo. Ed è per questo che sopravvive, perché c’è una natura, un’essenza che permane, nonostante il cambiamento. Il tango ha una personalità molto definita, non si può confondere con niente nella sua genetica: nato dalla mescolanza di italiani, spagnolo, gauchos e negros, il tango ha una personalità che esiste qui e in nessun’altra parte».

Alcune grandi personalità del tango – come Piazzolla – hanno origine italiana, qual è il loro contributo?

«Enorme: i grandi musicisti sono tutti italiani, vengono dalla lirica e dall’opera. Hanno tecnica e voce».

Lei ha dedicato una poesia ad Anibal Troilo che si chiama El gordo triste, com’è stato l’incontro con Troilo?

«Avevo 17 anni quando l’ho incontrato. Nella mia vita è stato molto importante, eravamo molto amici e parlavamo molto. Si immergeva nella sua orchestra e suonava ad occhi chiusi. Io ho imparato molto da lui».

21 - Il libro di Ferrer sulla storia del tango20 - Copertina del dvd di Mario Savella dedicato a Ferrer2 - Ferrer durante un Plenario all'Academia (maggio 2013)

Cosa ricorda più di lui?

«Era un genio della musica e un bandoneonista straordinario. E molto romantico anche. Generoso, molto generoso. Il tango che gli ho dedicato ha la musica di Piazzolla e si chiama El gordo triste perché lui era così: con un carattere malinconico».

Secondo lei cosa è più interessante: l’allegria o la tristezza?

«La tristezza ha più profondità. Le grandi opere, come quelle di Shakespeare sono tragedie. “Io sono come la modesta tristezza che va e viene dall’allegria” ».

Lei ha scritto “Balada para un loco” con Astor Piazzolla, ci racconti com’è nata

«Negli anni ’60 c’era stato un cambiamento molto forte, il movimento beat, il maggio parigino, tutto ciò ebbe la sua eco in Buenos Aires. “Balada para un loco” è legata a questa sensazione generazionale, c’era un cuore nuovo che palpitava».

Qual è l’ispirazione?

«Quei pomeriggi di Buenos Aires sono un “non so che”, sono come un viaggio nella notte (perché il tango è molto notturno). Nei pomeriggi portegni c’è qualche scintilla, la festa della vita. È in questo contesto che un personaggio inventato è uscito dalla commedia dell’arte di Buenos Aires, con quel vestito un po’ ridicolo, inatteso miscuglio di clown, di barbone e di extraterreste che si incontra con una donna dalla vita abitudinaria e intrisa di vecchie idee, di vecchi sapori e profumi».

10 -Ferrer, Lulu, Massimo Martino e Manuela Pelati (Volango 2012)16 - Ferrer nomina Manuela Pelati corrispondente dell'Academia del Tango in Europa12 - Ferrer con Stellina (Volango 2012)17 - Ferrer con Rosella de Salvia (Volango 2012)

L’ha scritta di pomeriggio?

«A quel tempo vivevo con Piazzolla, stavo tornando verso casa quando all’improvviso sentìì delle voci e un profumo di fiori d’arancio e altri odori che venivano da una bancarella di frutta e verdura. Percepii anche degli occhi di manichini e vidi che i semafori invece di avere la luce verde, rossa o gialla avevano tre luci di azzurro chiaro, quasi celeste»

E che è successo?

«Tornato a casa ho raccontato tutto ad Astor, gli ho detto: devo raccontarti una storia che nasce da alcune suggestioni, mi ha risposto: bene possiamo presentare questa idea al concorso municipale. E così fu. Io a quel tempo avevo una relazione con una giornalista, una ragazza molto depressa che fu un’ispirazione: lei era la donna reale e io il folletto che le appariva. Fu così che nacque “Balada para un loco” ».

E la musica?

«Io scrissi un testo che piacque molto ad Astor e pensava alla voce di Goyeneche. Misi lo scritto sul leggìo e glielo lessi, lui cominciò a suonare. All’inizio non mi piaceva, sembrava il tango umoristico di Gardel. Allora lui fece un’altra cosa che assomigliava alla forma di Mariano Mores che lui ammirava molto ma io dissi: no questo assomiglia a Mariano. Lui si arrabbiò e chiuse il piano. Ma poi riaprì il piano e mise gli accordi di Adios Nonino perché così Balada para un loco e Adios Nonino si potessero suonare anche insieme. E mi disse: come continuo ora? Fece la nota ripetuta, a me piacque moltissimo. La farsa era nelle parole, la tragedia nella musica. E poi mi disse: tu ci metti tre parole matto matto matto. Suonava entusiasta era convinto di quello che stava facendo, fu un flusso di note. Per chiudere mettemmo la nascita dell’amore, l’accettazione di uno dell’altro e il volo finale. A suon di valzer. Quando lo presentammo a Luna Park fu una bomba. Tutti i giornalisti mi chiedevano: lei è fuori di testa? Fu un successo che commosse il paese e diffuse l’idea che il paese era un po’ fuori di testa per sua natura…»

http://www.youtube.com/watch?v=8SLzS7RO_RU

 

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23 commenti

  1. Max Max ha detto:

    Auguroni maestro! Un poeta loco y bohemio! Abrazo

    • Angela Angela ha detto:

      Un grandissimo abrazo di auguri per un grandissimo poeta!
      Horacio Grazie, Grazie davvero per la tua anima, per il tuo cuore e per il tuo meraviglioso modo di regalarci il Tango.

      Buon compleanno!!!
      Angela Manetti ***

    • Laura ha detto:

      I miei migliori auguri con una bella rosa rossa a ringraziarti per aver reso felici tante donne in una danza che fa sognare: il tango. Non cambiare mai è goduti questa felice età che può gioire di ogni sorgere del sole. Vai tanguero!!! Laura che ama tanto il tango

  2. Daniela ha detto:

    Auguri maestro!

  3. antonio lalli ha detto:

    Felis Cumple grande Poeta Tanguero! Antonio desde Caput Mundi! 🙂

  4. alfonso D'Angelo ha detto:

    Difronte ad un tale personaggio c’é solo da inchinarsi e pregare perché Dio ce lo conservi ancora in ottima salute e per lungo tempo. Ha contribuito in modo incisivo alla diffusione di una passione indelebile e bella, quale é il Tango. Grazie grande Horacio! Alfonso e Mariateresa

  5. Luciana ha detto:

    muchos besos y saludos de Lu
    ¡ Feliz cumple !

  6. Mario Savella Mario Savella ha detto:

    Mille auguri e un GRAN ABRAZO desde Torino, Italia.

  7. domenico mimmo coda ha detto:

    Gracias Maestro! sin el tango (y un poco de locura) nuestra vida sería menos interesante!

  8. Anna Maria ha detto:

    Feliz cumple grande Maestro e complimenti per tutte le belle poesie e canzoni scritte. Un abrazo

  9. Gianni Iorio ha detto:

    tanti Auguri Maestro per i primi suoi 80 anni! spero che un giorno io possa avere ancora avere l’onore e il piacere di suonare con lei. dobbiamo registrare un disco insieme……ricorda??
    un immenso abbraccio Maestro per Lei e per la cara Lulù!
    Gianni Iorio

  10. mario ha detto:

    auguri e felicita’

  11. Myrna Gil ha detto:

    Felicidades Maestro desde Casa Cambalache en milan!!
    …que cumplas muchos mas!!
    un abrazo,
    Myrna

  12. Patrizia Nesta ha detto:

    Gli auguri più cari e più belli di compleanno ad un grande maestro che gode di stima e tanto affetto!
    Patrizia Nesta

  13. Nicola Viceconti ha detto:

    Estimado maestro,
    en esta eterna vida que el tango nos lleva, tus 80 anos no son nada!!
    Que la pases bien !!
    Feliz cumple!!!

  14. massimo ha detto:

    Felice Compleanno!!!!!

  15. attilio frugante ha detto:

    Un gran placer darle mi personal “Feliz Cumple” al Maestro y un onor haber compartido una noche de tango en Buenos Aires unos años atras (2007) Attilio Frugante – Roma

  16. Massimo ha detto:

    Auguri Maestro!

  17. M.me Chiffon ha detto:

    1° Giugno…..nel giorno del mio Compleanno, ho il piacere e l’onore di condividere con il grande Maestro Ferrer tutti gli auguri che ho ricevuto dai miei amici 🙂

  18. antonio bruno ha detto:

    Un grande feliz cumple!! E un immenso grazie, grazie x la profondità delle emozioni che ci regalate voi grandi maestri del fenomeno tengo nel suo complesso. Buon compleanno!!!!
    Antonio

  19. Freccia Aurelio ha detto:

    muchas felicidades

  20. maria grazia vezzoso ha detto:

    Abrazo y feliz cumplé Maestro querido
    Grazia

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