L’abbraccio stretto debutta con successo anche in Piemonte

PUBBLICATO IL 23 Marzo 2015

di Franco Garnero

Ne abbiamo già parlato nei mesi scorsi con una mega inchiesta su mirada e cabeceo:  accanto alle milonghe tradizionali, in Italia stanno crescendo sempre più rapidamente anche gli encuentros milongueros, fine settimana interamente dedicati al tango, con milonga il venerdì sera, il sabato pomeriggio e sera e la domenica pomeriggio, numero chiuso e sostanziale parità uomo/donna. Proprio come le maratone, ma con un dettaglio, importantissimo, in più: il rigoroso rispetto dei codigos.

In Europa sono un fenomeno ben consolidato e da tempo (soprattutto in Francia e in Spagna) e ora stanno prendendo piede anche nel nostro Paese. Il 6, 7 e 8 di marzo si è così tenuto il primo di questi appuntamenti in Piemonte, ad Alba, la capitale delle Langhe. Gli organizzatori dell’evento sono Ivan Cordisco e Maria Rosa Albarello, animatori di Milonguerotangoclub Alba. “Per il nostro debutto in questo mondo non facile – spiega Ivan – abbiamo chiesto aiuto a due esperti, due padrini e campioni di organizzazione di eventi del genere come Philippe Gonella e Renata Lacchini che, con MilongueandoFrance, organizzano svariati raduni in terra francese”. “Visti i risultati – continua – direi che è stata una difficile scommessa vinta con tanto lavoro ed entusiasmo, perché abbiamo accolto circa 200 iscritti provenienti da dodici Paesi diversi, dall’Italia alla Svizzera, al Belgio, all’Austria, alla Francia; dall’Inghilterra alla Spagna, all’Olanda, al Lussemburgo, alla Germania e all’Estonia; abbiamo avuto addirittura degli arrivi dal Brasile”. L’esperienza è stata “positiva e gratificante”, tanto che Ivan annuncia sorridente che stanno già lavorando per l’edizione del 2016.

foto alba milonguera2

Le selezioni musicali sono state affidate a Emanuele Ser Landi da Ferrara (venerdì), Philippe Gonella da Grasse (sabato pomeriggio), Fred Romero da Gap (sabato sera) e Oleandro da Torino (domenica pomeriggio). In particolare Romero è piaciuto moltissimo ai presenti, che gli hanno tributato numerosi applausi a scena aperta, dimostrando, una volta di più, che i musicalizadores più popolari e apprezzati sono quelli che propongono i brani più noti e amati dai ballerini e non quelli che si sentono in dovere di annoiarli con tandas cervellotiche o con scelte musicali, diciamo così, particolari.

La macchina organizzativa ha funzionato a meraviglia – “merito anche dell’esperienza di Gonella, che ci ha dato un aiuto veramente prezioso”, ribadisce Ivan – e di sicuro non è facile accogliere oltre 200 persone in arrivo da tutta Europa, molte da ricevere in aeroporto e accompagnare nei rispettivi alberghi, sfamarle con pasti apprezzabili e a prezzo contenuto, venire incontro alle esigenze, piccole e grandi, di tutti. Certo ha la sua importanza anche lo spirito e la predisposizione d’animo di chi si iscrive a questi encuentros. E anche ad Alba la voglia di divertirsi, stare insieme e ballare era palpabile. Inutile dire che il livello medio dei partecipanti era molto alto ma, a parte qualche isolata eccezione, senza quella prosopopea e compiacimento di sé che, come ben sappiamo, spesso i più bravi esibiscono in milonga o nelle maratone. Purtroppo qualche ballerina che non ha ballato quanto avrebbe voluto c’è stata, ma le ragioni possono essere tante e non è detto che siano riconducibili agli organizzatori. Piuttosto dovrebbe essere compito dei ballerini più attenti e gentili tenere d’occhio anche questo particolare e agire di conseguenza.

In ogni caso, ciò che conta è che tutti, alla fine, si sono salutati con un caloroso “arrivederci”.

foto alba milonguera

HA SCRITTO PER NOI #
Franco Garnero

Torinese, amante dei viaggi, dello sport, della vita all'aria aperta e delle buone letture, inciampa nel mondo del tango nel febbraio del 2010. Grazie a una dedizione ossessiva e monomaniacale è da tempo, per unanime giudizio, il miglior ballerino del suo pianerottolo e l'indiscusso punto di riferimento tanguero di tutto il (piccolo) condominio dove abita.

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10 commenti

  1. giovanni ha detto:

    Se volevate spaventare le persone meno esperte di tango ci siete riusciti perfettamente!!

    • Franco Garnero Franco Garnero ha detto:

      Ciao Giovanni. Grazie per il tuo intervento che propone un tema interessante.
      Immagino che tu parli di spavento per i meno esperti per via di quello che ho scritto a proposito dei codigos e del livello dei presenti.
      Premesso che ognuno di noi balla come gli riesce e nello stile che più gli piace, è inevitabile che ogni attività che prevede determinate competenze comporti una suddivisione per livelli tra chi la pratica. Un giocatore di tennis della domenica non chiede di fare un set a un classificato perché sa che nessuno dei due si divertirebbe. Questo è ancora più vero nel tango, dove, per di più, è facile farsi male.
      Mi spiego meglio. Se un ballerino esperto balla con una ballerina poco esperta, è facile che questa gli si appenda alla schiena procurandogli notevoli inconvenienti. Se una ballerina esperta balla con un ballerino poco esperto, è facile che quest’ultimo le infligga degli scossoni alla schiena molto dolorosi. È poi anche facile che una coppia di ballerini poco esperta faccia male alle coppie vicine urtandole anche con una certa energia perché non sa gestire con precisione e sicurezza il movimento dei propri corpi e lo spazio a disposizione.
      Gli encuentros milongueros sono un po’ come le piste nere nello sci. Non sarebbe saggio affrontarle dopo un solo anno di pratica. O quelle in cui si disputano le gare di Coppa del mondo, che hanno pendenze superiori al 70 per cento. Sono adatte solo a sciatori molto esperti. Lo stesso si può dire del rafting: nessun istruttore ti porta tra rapide pericolose il primo giorno.
      Dopo questa lunga digressione, io penso che invece che essere intimoriti da queste situazioni, si debba esserne stimolati. Ogni ragazzino che scia sogna di scendere un giorno per la mitica Streif di Kitzbuhel, così come ogni ballerino può sognare di partecipare a un encuentro, che sono eventi, non a caso, non troppo pubblicizzati, proprio perché, a quanto mi è stato detto, li si vuole tenere un attimo riservati. Non per boria o per supponenza, da quanto ho potuto verificare, ma per umanissimi motivi: è comprensibile che una persona che si è sobbarcata la non indifferente spesa di un lungo viaggio in auto (se non un volo aereo), delle notti in hotel e dei pasti fuori casa non sia molto disposta a ballare con qualcuno che rischia di schiantargli la schiena in una tanda.
      Questo per quanto riguarda la salute. C’è poi il discorso dei codigos. Il tango non è solo abbraccio, ballo più o meno complesso. Comprensibile quindi che ci sia gente che non ama le milonghe che sembrano un foro boario, dove il rispetto del ballerino per la ballerina (e viceversa) è minimo. La tanda inizia, come si dice, con la mirada e finisce quando la ballerina è stata riaccompagnata al suo posto. E, con l’andare del tempo, anche questi dettagli assumono una non trascurabile importanza.
      Inevitabile, per concludere, che la mia cronaca dei tre giorni di Alba rispecchi questa situazione.

      • giovanni ha detto:

        Grazie per quanto scritto. Mi capita spesso di ritrovarmi in Gironi danteschi e di non riuscire a ballare come vorrei. Di sentirmi spesso strattonato o scalciato da coppie in vena di acrobazie. Mi piacerebbe ballare in una milonga tranquilla e rispettosa, ma ciononostante resto spaventato dalle rigidità descritte. Quindi piuttosto che rischiare figuracce o peggio mi rassegno e vado nei soliti posti. Alla peggio ballo con la massima circospezione. In ogni momento del mio ballo ormai sono abituato a dare la precedenza alla sicurezza mia e della ballerina che si è affidata a me. Come ultima nota devo dire che gli Encuentros sono spesso visti come raduni esclusivi ed escludenti destinati all’estinzione per semplici motivi anagrafici. Forse un pochino più di apertura potrebbe giovare. O no?

        • Franco Garnero Franco Garnero ha detto:

          Scusa Giovanni per il ritardo con cui ti rispondo ma ero via per partecipare a un festival. Riprendendo le tue gradite parole vedi che anche tu, sebbene agli inizi, non ami la confusione che regna in molte milonghe e quindi sei già pronto per gli encuentros.
          Una precisazione: a qualunque livello e in qualunque luogo la sicurezza della ballerina che si affida a te deve essere al primo posto. Non tutti lo hanno capito ed è per questo che occorre ribadirlo a ogni occasione.
          Forse, poi, le regole degli encuentros sono un po’ rigide, proprio come quelle della vita associata nei Paesi del Nord Europa, ma nessuno può negare che, a parte il clima, sono posti dove si vive benissimo.
          Sull’estinzione degli encuentros per motivi anagrafici non punterei troppo perché l’età media è la stessa delle milonghe normali, ben sapendo che raramente si inizia a ballare il tango sotto i 30 anni.
          In ogni caso, guarda che nelle milonghe tradizionali o negli encuentros nessuno viene mandato via e a nessuno si nega l’ingresso. Ci si aspetta solo che ci si comporti in un certo modo. E chi con lo fa, o i suoi inviti non vengono accettati se ballerino, o nessuno la invita se ballerina. Tutto qui. Se la cosa ti affascina ma ti intimorisce, informati di quali sono le milonghe tradizionali della tua zona (non sono frequenti ma sono ovunque) e comincia a frequentarle, così ti fai un’idea di persona.

  2. gonella ha detto:

    Grazie Franco, sei riuscito a fare capire con molto chiarezza sul scopo de questi eventi le “radunos per milongueros”.

    • Franco Garnero Franco Garnero ha detto:

      Grazie a te, Philippe. A quanto dice Ivan, se tutto ha funzionato bene, è anche in buona parte merito tuo. Io mi sono limitato a raccontarlo.

  3. Luciano Nasi ha detto:

    fantastico!
    vorrei essere informato di ogni iniziativa…
    grazie

    • Franco Garnero Franco Garnero ha detto:

      Ciao Luciano. Grazie per il tuo intervento e per il tuo entusiasmo. Non vorrei mortificare quest’ultimo però nel dirti che questo sito, come molti altri, non fa anticipazioni bensì resoconti di eventi, oppure, come avrai visto se avrai dato un’occhiata all’archivio, propone temi di discussione o si impegna in inchieste e approfondimenti. Se vuoi essere informato di ogni iniziativa, come dici tu, devi seguire altri siti (ce ne sono più d’uno) che, appunto, contengono le anticipazioni delle maratone, dei festival, degli encuentros milongueros. Tieni presente, infine, che ti devi muovere con molto anticipo se vuoi essere sicuro di partecipare perché, nella maggior parte dei casi, le iscrizioni si chiudono con mesi di anticipo. Spero di esserti stato utile comunque.

  4. Giovanni Riccardo Fiorella ha detto:

    A proposito di codigos mi ricordo la perfezione che ho trovato al dans tes bras di P
    arigi quando mi avvicinavo alla pista a tanda già iniziata la donna stava al mio fianco ,quardavo la coppia che stava arrivando e l’uomo che, se disponibile a farmi entrare in ronda, mi accoglieva con un cenno e un sorriso.Mi sono così trovato a interagire anche con uomini rispettosi e galanti e non solo con bravissime bellerine di tutte le nazionalità. Un esperienza indimenticabile !!!!!!!!!

    • Franco Garnero Franco Garnero ha detto:

      Ciao Giovanni e grazie per il tuo contributo. In effetti è proprio questo lo spirito degli encuentros e delle milonghe tradizionali. Il bello è che i comportamenti positivi generano emulazione e quindi alla fine tutti si comportano in modo educato e garbato. Peccato che non si riesca a trasferire le stesse modalità in tutti i luoghi dove si balla il tango.

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