Balli?… Certo!

PUBBLICATO IL 27 Aprile 2015

Balli?… Certo!

Mi è capitato in Italia, mi hanno portato a un milonga dove si ascoltava un bel tanguito di fondo. Entrando mi é piaciuta l’illuminazione soffusa, qui e lá striscie di luci rosse, gialle, blù;  la gente andava e veniva sorridente, molto accogliente; a quel punto ci siamo seduti in piccoli sgabelli che erano distribuiti intorno al recinto di medie dimensioni.

E comincia a suonare ‘Malo, malo, malo eres, no se mata a quien se quiere no…’ (Pop Rock). Bene, una piccola ‘cortina’ allegra. Ma no. Le coppie hanno lasciato i loro posti, si sono abbracciati e hanno cominciato a ballare. Bene, se la godono, mi dissi. No. Viene ballato il brano intero. E dopo trilla una salsa, una bella salsa, ma… musica cubana! E le coppie continuavano a intrecciare i corpi, piú o meno stringendosi, tentando alcuni passi strani che assomigliavano al tango. Tiki tiki tiki tiki facevano le gambette di una cercando di seguire un giro scombinato; fiuuuunn volava la gamba di un’altra che era rimasta aperta come un triangolo. Tutti i nasi guardavano i suoi piedi. Sbatté le palpebre qualche volta. Inizia una musichetta elettronica, e mi si avvicina uno che mi puntava da quando ero entrata: ‘Balli?’. Certo! Ci ‘aggomitoliamo’ alcuni brani, un passo di qua, un passo di lá, fino a un ‘grazie’ carino. Il DJ grida ‘Ultima cortina!’ e si ascolta una danza latinoamericana. Ultima cortina! Chi se la poteva perdere? L’hanno ballata tutti!

 Balli certo 2

Sono rimasta seduta, pensando e osservando. Y me cayó la ficha* (capii tutto) . Capii perché i ballerini occasionali mi guardavano diffidenti quando parlavamo di Tango Nuevo. Parlavamo di universi diversi Perché non gli piaceranno le nuove espressioni del tango? Mi chiedevo; compositori incredibili sorgono, nuove espressioni della realtá, e cosí il tango si arricchisce, si nutre di poeti, parolieri, musicisti, ballerini…

Si possono ballare altre musiche con le ‘figuras’ del tango? Certo! Peró per fare questo si deve prima saper ballare TANGO. É come ballare ‘Il lago dei cigni’ senza conoscere la tecnica classica.

Il Tango nuevo é il prodotto della esplorazione di diverse tecniche con una radice comune. Conoscere e imparare quella radice permette di creare, sviluppare, lasciarsi portare dall’immaginazione. Peró, prima si deve ballare ‘tango a secas’ che vuol dire tango e basta. Come vai a scrivere cinese se non conosci gli ideogrammi? Butti lì uno scarabocchio ma non si comunica. E nel tango TUTTO é comunicazione. Per creare poesie diverse,  bisogna imparare a scrivere, un codice comune, un linguaggio.

Rimane nella mia mente l’immagine di due corpi ritorti, l’uno sul’altro, una gamba in alto facendo volare goffamente una scarpa, lei sarà arrivata a casa con un terribile dolore di schiena, lui coi fianchi rotti.

La mia compagna di milongas mi dice in mezzo a una risata ‘hai visto perché non volevo venire?’. Quello di prima si mi ferma davanti, ‘Balli?’, Claro!* rispondo. Celia Cruz cantava ‘Azucaaa’ e mi dissi ‘Adesso ti faccio alcuni firuletes*, che non me riesci a vedere i piedi’

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*Claro!: Certo!

*Firuletes: Nel tango sono passi complessi che dimostrano abilità e destrezza.

HA SCRITTO PER NOI #
Violeta Celano

Violeta Celano Donna in viaggio, sia fuori che dentro. Argentina, raccontattrice di storie proprie e d'altrui. Insegnante di Tai Chi. Ho studiato cinema e storia, ho lavorato in radio, diverse pubblicazioni culturali ed organizzazione di spettacoli. Anche ho ballato da sempre, perché ballare ti fa libero. Sono uscita dalla mia città per trovare 'il Tango fuori da Buenos Aires' ed eccomi. I miei racconti parlano per me. Saluti! Violeta.

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