DA NORD A SUD

Cari lettori,

San Valentino e l’ultimo di Carnevale, tutto nella stessa settimana: l’amore e l’anarchia.

L’uno esalta l’altro nello spirito della libertà; tra musica e feste, luci e maschere sembra che il destino si prenda gioco di noi, riscrivendo con ironia beffarda un finale diverso.

In questo clima che oscilla tra sogno e realtà, gli incontri in Milonga, le proposte musicali e teatrali, riflettono l’unicità di questi giorni che, per una volta all’anno, ci rendono tutti ebbri di pura follia.

Foto di Riccardo Panozzo

Mercoledì 14 Febbraio, Treviso, Teatro Comunale Mario del Monaco, Luciano Padovani torna trionfante con il suo ultimo lavoro: Othello Tango.

Ci racconta di passioni travolgenti che segnano l’anima dell’uomo al punto da renderlo ceco. I corpi dei ballerini diventano materia plastica tra le mani di Luciano Padovani ed attraverso Il tango esprimono il linguaggio inconscio delle emozioni liberatesi dalla prigionia della razionalità umana.

Innovativo nella scelta musicale, colori, luci scenografia scarna tutto a sottolineare la ricerca tra tango e contemporaneità nella danza. Non perdetevi questa occasione.

Inizio spettacolo ore 20:30

Recensione dello spettacolo leggete qui!

Mercoledì 14 Febbraio, Livorno, l’associazione Sarajò, presso la Bottega del caffè, via Caprera 35, presenta corso di Tango Inclusion.

Tango Inclusion è progetto, focalizzato nel portare un concreto miglioramento fisico e psichico nelle persone con patologie neurologiche, come la Sclerosi multipla, il Parkison e l’Alzeihmer.

Il Tango per la sua versatilità permette di esplorare sia la neuro plasticità fisica, attraverso esercizi di deambulazione specifici per il raggiungimento di un progressivo miglioramento nell’equilibrio e della muscolatura che psichico, attraverso il contatto, la musicalità e la relazione che si instaura all’interno dello spazio didattico/terapeutico .

La Milonga diventa luogo di socialità inclusiva.

La nostra inviata Tiziana Michelotto sarà presente per intervistare il presidente Giuseppe Sarcinella e far conoscere al pubblico che ci segue attraverso la Radio di Faitango e i nostri social, questa giornata di studio, divertimento e inclusione. Potrete seguire la diretta nella pagina facebook di Webradio Faitango -La voce del tango

Il corso è aperto a tutti: pazienti, caregiver, tangheri esperti e principianti, dove ogni partecipante può imparare, condividere e crescere.

Per approfondire e scoprire il programma proposto leggete qui!

Mercoledì 14 Febbraio, Ghedi Brescia, La Rotonda, festeggia S. Valentino con un evento all inclusive, spettacolo dal vivo con l’Ochestra Real Tango e la compagnia di tango argentino Tango Pulse. Cena, spettacolo e a seguire Milonga, tutti i dettagli nella nostra agenda eventi leggete qui !

Gianpietro Suardi, organizzatore dell’evento, ha rilasciato una breve intervista alla nostra radio in onda questa settimana cliccate qui per collegavi, potrete ascoltarlo nei seguenti orari:

𝐆𝐢𝐨𝐯𝐞𝐝ì 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟎:𝟎𝟎 𝐒𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟑:𝟎𝟎 𝐃𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐚 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟗:𝟎𝟎.

Perchè questa iniziativa ?

G. Suardi. “Serve uno sforzo da parte di tutti gli organizzatori professionisti del tango per portare nuova linfa. L’occasione di S. Valentino ci sembrava perfetta per far innamorare nuove persone del tango, come lo siamo tutti noi!

La cena servita con l’orchestra dal vivo e spettacolo show di ballerini professionisti, ci permette di rivolgerci ad un pubblico più ampio.

Non mancherà la Milonga , luogo nel quale gli ospiti potranno assistere e comprendere il cuore pulsante del Tango, l’abbraccio in Milonga.”

Venerdì, 16 Febbraio, Pescia, Pistoia, prosegue il Tour Italiano, di Franco Luciani e Fabrizio Mocata Cruzando Acquas prosegue con un eccezionale concerto presso la Fondazione culturale Poma Libera Tutti.

L’ evento, intitolato “Il piano e l’Armonica nel Tango”, avrà inizio alle ore 22:00.

L’entusiasmante risposta del pubblico, manifestata attraverso applausi prolungati durante il concerto tenutosi l’8 Febbraio al Palacultura di Messina, è testimonianza del significativo contributo innovativo che il tango può ancora offrire alla musica argentina, celebrando la sua modernità e la sua continua evoluzione.

Attraverso il loro progetto musicale, Franco Luciani e Fabrizio Mocata ci guidano in un viaggio che dimostra come il linguaggio universale della musica sia in grado di unire persone e di creare ponti culturali, rievocando al contempo le radici storiche che ci legano. Sarà un’esperienza emozionante e coinvolgente, che celebra la bellezza e la diversità della musica e delle tradizioni.

 

Sabato, 17 Febbraio, S. Vito al Tagliamento, Pn, presso il suggestivo Antico Teatro Sociale Gian Giacomo Arrigoni, si potrà assistere al concerto con il gruppo al completo Son du Xangô, accompagnati dal virtuoso bandoneonista di Patricio Bonfiglio.

Un concerto che ripropone la nuova musica che Astor Piazzolla introducendo strumenti che tradizionalmente non venivano utilizzati nel tango argentino.

L’evento musicale proporrà una rilettura innovativa della tradizione tanghera, seguendo le audaci tracce tracciate da Astor Piazzolla. Il sestetto sperimentale mescolerà strumenti insoliti nel contesto del tango argentino, regalando all’ensemble una sonorità intrigante, impregnata di suggestioni jazz e rock. Un viaggio attraverso i pezzi iconici che Astor Piazzolla ha composto durante il suo soggiorno in Italia negli anni ’70 e oltre.

Il gruppo è composto da :

Patricio Bonfiglio, bandoneón
Margherita Crisetig, saxofoni
Francesca Hrast, vibrafono
Alessandro Scolz, tastiere
Riccardo Casanova, basso
Camilla Collet, batteria

Sabato,17 Febbraio e Domenica 18 Febbraio, Napoli, debutta il Festival Enamorados del Tango, organizzato da Fertango e non poteva che debuttare nella struttura polifunzionale, unica nel suo genere al Iva Club In Arte Vesuvio. La splendida location di 1500 metri quadrati ubicata sul lungomare, a via Nazario Sauro, gode del panorama mozzafiato sul golfo e sul Vesuvio.

In una location come questa, dove si respira entrando l’arte con le opere esplosive e oniriche di Alessandro Ciambrone, architetto e pittore, diventa lo scrigno perfetto per il nostro amato tango

Due giorni di immersione totale nel tango, studio, milonga, e l’ opportunità unica di ascoltare artisti di calibro internazionale.

Sabato 17 ore 22:00 Show Live Franco Luciani armonica e Fabrizio Mocata pianoforte

Domenica 18 ore 22:00 Show Live: Tripa Bonfiglio, Limon Garcia e Aude-liesse Michel

Quando ci si trova difronte ad una proposta musicale di questa portata si è difronte ad un evento che segnerà il passo.: Musica, Arte e Tango.

I workshop proposti sono un approfondimento nell’interpretazione del tango, focalizzati sullo studio della musicalità: Ritmo e Melodia.

Noi di Faitango, non potevamo mancare, a darvi testimonianza di un evento di cosi ampio respiro.

L’Italia si veste di tango ed è bellissima.

La nostra inviata Anna Paudice trasmetterà dalla pagina di Facebook della webradio Faitango – La voce del tango, i momenti più salienti della serata, mentre le interviste raccolte andranno in onda prossimamente in radio.

Vi aspetto alla prossima uscita, Buena Onda a tutti!

Barbara Savonuzzi

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Tango-inclusiòn

Mercoledì 14 Febbraio a Livorno si terrà “Tango-inclusion”, evento organizzato dall’Associazione Sarajò.

L’Associazione Sarajò si impegna nel campo della riabilitazione e del sostegno a progetti che si occupano delle persone con patologie neurologiche.

Nata dalla visione e dalla resilienza di Sara, che ha trasformato la sua lotta personale contro la Sclerosi Multipla in un viaggio di speranza e inclusione attraverso il tango, l’associazione si dedica a fondere terapie riconosciute e discipline artistiche per migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Attraverso l’organizzazione di eventi di tango inclusivi, la formazione di nuovi professionisti nel campo e la promozione di studi clinici, Sarajò mira a creare percorsi riabilitativi innovativi, promuovendo benessere fisico, mentale e sociale.

Mercoledì presso, Bottega del Caffe Associazione Lavoratori Comunali APS, Livorno, Lezione + pratica di Tango inclusion: un’avventura nel mondo del tango e della resilienza.

Tiziana Michelotto sarà presente in diretta facebook per Webradio Faitango per approfondire la conoscenza con questa avventura!

Programma:
17:00 – 18:30: lezione di tango-inclusion aperta a tutti. Un’opportunità per imparare e sperimentare il tango come stimolo per mente e corpo, con il supporto e la passione dei tangueri volontari.
18:30 – 22:00: pratica aperta a tutti con offerta libera. Un momento per ballare, socializzare e godere dell’atmosfera creata dalla nostra DJ di tango. Un’esperienza che unisce ballo, divertimento e condivisione, con la possibilità di ordinare pizze e godere del piacere della compagnia. Invitiamo tutti i maestri della regione a presenziare a questo evento e, se gradito, dare una mano.
Questo progetto è un viaggio nel cuore della danza, promuovendo l’inclusione e l’unione attraverso ogni passo. Ti aspettiamo per celebrare la vita, la resilienza e la comunità con il tango.
Prossime date: 28 febbraio, 13 e 27 marzo, 3 e 17 aprile.
Per maggiori informazioni:
www.sarajo.org
https://www.sarajo.org/inclusion-livorno
info@sarajo.org
+39 375 621 69 58
Non dimenticatevi di collegarvi alla pagina Webradio Faitango Mercoledì!
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DA NORD A SUD

Cari lettori,

siamo nel pieno del Carnevale 2024, le iniziative si susseguono nelle più belle città italiane ed anche il tango contribuisce a rendere unico e magico questo periodo dell’anno.
Vediamo insieme alcuni degli eventi musicali offerti in questa settimana:

Giovedì, 8 Febbraio, Selvazzano Dentro, Pd, presso il Cafe Blanc, la Milonga inizia alle ore 20:30 ed è musicalizzata dal tango dj El Gatoloco.
L’evento organizzato da Elena Rocco, ospita per la prima volta il cantor Carlos Habiag, volto nuovo nel panorama tanguero italiano, giovane argentino con il piglio da rubacuore ed una voce vivace capace di infondere brio alla serata.
Carlos Habiag ha partecipato quest’estate all’undicesima edizione del Festival San Vicent Tango, cantando con l’Orchestra Hyperion, occasione che gli ha permesso di farsi conoscere in tutta Italia.
L’intervista raccolta da Tango Magazine ne ritrae un profilo gioviale, qui di seguito il link per ascoltarla. Clicca qui!

 

Giovedì, 8 Febbraio, da Messina ha inizio il tour Italiano, “Tango Cruzados” con Franco Luciani, armonica e Fabrizio Mocata, piano, di ritorno da Buenos Aires, dove hanno ottenuto un successo strepitoso esibendosi al BePop Club e presentando il repertorio del loro ultimo disco.
La musica di Cruzados Acqua apre l’intervista rilasciata alla rete televisiva argentina, incanta e seduce chi si a presta per la prima volta a conoscere questi due grandi artisti.
E’ emozionante ascoltare con quanta passione Franco Luciani parli della sua collaborazione con il maestro Fabrizio Mocata e come il maestro Mocata spieghi il suo impegno in Italia a diffondere sempre di più la musica del tango come musica da concerto perché troppo “Lindo”.

foto Mariano Beresiartu

foto Mariano Beresiartu

Cliccate qui per il video dell’intervista rilasciata !

Franco Luciani:
Armonicista, compositore e cantante, Franco Luciani è considerato dalla critica e dalla stampa argentina come uno dei musicisti più importanti e talentuosi della nuova generazione.
Nella sua vasta produzione produzione discografica ha avuto modo di collaborare con grandissime figure della musica mondiale come Mercedes Sosa, Fito Páez, Raúl Carnota, Chango Spasiuk, Pedro Aznar e tanti altri.

Fabrizio Mocata:
Pianista, compositore, Siciliano e cittadino del mondo, Fabrizio è considerato uno dei più innovativi e promettenti talenti della scena internazionale del Tango è diventato una presenza ricorrente nei cartelloni dei più importanti Tango Festivals (Buenos Aires, Granada, Medellin) dove ha condiviso il palcoscenico con importantissime figure .

DATE TOUR ITALIANO

Giovedi, 8 Febbraio, Messina, presso Palacultura Antonello da Messina, per la XI stagione concertistica Accordiacorde organizzato dalla Filarmonica Laudamo, inizio concerto ore 19:00
Lo spettacolo rende omaggio a grandi compositori come Anibal Troilo e Astor Piazzolla e anche al grande armonicista Hugo Diaz.

Sabato 10 Febbraio, Rende -Cosenza, presso il splendido Hotel S. Francesco, evento organizzato da Ciccio Ariello, milonga concerto.

Domenica , 11 Febbraio, Roma, nella meravigliosa Sala Liberty nel quartiere San Lorenzo “La Pomeridiana Special” a cura di Mimma Mercurio e Valentina Bruno, ore 17:30 intervento Live

Venerdì, 16 Febbraio, Pescia -Pistoia, Fondazione culturale Poma Libera Tutti , “Il piano e l’armonica nel Tango“, inizio concerto ore 22:00

Sabato 17, Febbraio, Napoli, all’interno del festival multiculturale “Enamorados del Tango Fest”, organizzato da Fertango, la nostra inviata Anna Paudice sarà presente per raccogliere voci ed emozioni.

Domenica, 18 Febbraio, Pescara, concerto con aperitivo, preso Casa de Tango, in via di sotto 110/08,  organizzato da Vuelvo al Sur. Inizio concerto ore 18:30 leggete qui!

Venerdì, 23 Febbraio, Ghedi Brescia, Milonga Concerto alla Rotonda, evento organizzato da Gianpietro Suardi di Intenso Aps

Sabato, 24 Febbraio, San Damaso Modena, presso la sala della polivalente , El Bailongo, Milonga con musica dal vivo.

Domenica, 25 Febbraio, Vicenza, presso Barrio Latino, con Tango School di Giovani Bovolenta si chiude il tour in Milonga con musica dal vivo.

Domenica, 11 Febbraio, Venezia. Milonga itinerante del Brulè, organizzata da Fuori Tempo Tango Club con Emozioni di Tango.
Un occasione unica di immergersi nell’atmosfera Carnevalesca a passo di tango.
Si ballerà dalle 14:00 in Fondamenta di Santa Lucia (di fronte alla stazione dei treni di Venezia Santa Lucia) fino a sera tardi, un viaggio itinerante per campi e campielli:
Campo San Rocco, Campo Santa Margherita, alle Zattere in costiera al sole, Campo Sant’ Agnese ed in Campo Santo Stefano.
L’obiettivo raggiungere S. Marco ed ammirare in tutta la sua bellezza il tramonto.
Silvia Capriata, raggiunta telefonicamente, ha raccontato come questo progetto nacque nel 2013, da un idea di Nicola Eremita, Fabio Lapenna e sua.
Sull’onda emotiva di un Carnevale Veneziano, più semplice di oggi e sentito dalla popolazione come cosa propria, nacque in loro l’idea del “Treno Elettrico”, un treno di ballerini tangueri elettrizzati dalla passione per il tango dove la città diventa una milonga a cielo aperto.
Una milonga itinerante per riallacciarsi alla tradizione storica del Carnevale veneziano che già ai tempi della serenissima prevedeva manifestazioni popolari nello spazio pubblico e non soltanto grandi feste nei sontuosi palazzi.
Come vi organizzavate con la musica ?
S. Capriata: A quel tempo non esistevano le casse da passeggio da poter ricaricare a casa dotate di grande autonomia ,perciò Nicola aveva costruito un carretto di legno sul quale aveva montato un vero eproprio impianto audio alimentato da una batteria.
La selezione musicale era volutamente lontana dalle proposte musicali dei musicalizadores per
spaziare ed essere anche più vicina a chi, incontrandoci lungo il percorso, si fermava a guardare e
tavolta a ballare con noi!
Cosa è cambiato nel tempo ?
S. Capriata: In queste prime versioni ballavamo lungo il percorso, sui ponti e nei campi, sempre!
La versione odierna, prevede invece di ballare soprattutto nei campi che incontriamo nel percorso che non arriva più a San Marco.
Il successo dell’iniziativa ha indotto Denis Gallo a farne edizione simile, con altro nome “Milonga del vin Brulè”. Purtroppo Nicola Eremita non ha potuto proseguire in questa iniziativa e così rimasta io con Fabio del “Treno elettrico” abbiamo unito le sinergie e collaborato con Denis e optato per un unico nome, vivace e che si collega perfettamente alla tradizione bevareccia veneziana .

E’ obbligatorio vestirsi in maschera ?
S. Capriata: Nel clima del Carnevale il tema della maschera è sempre presente ma non obbligatorio e soprattutto non vincolato a qualche soggetto in particolare: ampio spazio alla creatività e libertà!

Cosa hai colto nello sguardo delle persone che in tutti questi anni partecipano come ballerini?

S. Capriata: “Credo che per la maggior parte dei partecipanti questa esperienza rappresenti un modo per godere dell’unicità e straordinarietà dello spazio veneziano, un modo per vivere l’atmosfera del carnevale e un modo per vivere il tango in una dimensione di libertà”.

Con questa bella riflessione di libertà e amore per il tango auguro a tutti Buena Onda!

Barbara Savonuzzi

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A un soffio dal tango

Foto di Grazia Maria Addante

È quel tango
Con i piedi nel fango
e le ciglia di talco
A ogni battito
in quella nuvola
danzo
E al risveglio
le orme nel cielo
il profumo di sandalo
Non ricordo il titolo
E nel sogno rimango

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Il Naso curioso del gatto

Un titolo che è un programma; un programma fatto dalla miscellanea di lingue che tutte insieme contribuirono a formare il lunfardo.
“Coso” (Cosos, plurale), parola che deriva direttamente dall’italiano e con essa il nostro modo di citare una persona della quale, per la scarsa rilevanza che per noi lo caratterizza, non ne sappiamo neppure il nome.
A lato (De al lao) invece sta a significare al margine.
La combinazione di queste due parole los cosos, e de al lao, significa gente umile, che vive ai margini, lontana dalle luci della città; il barrio, sempre lui.
In questo tango viene messa in risalto la parte migliore di questa gente; il senso dell’uguaglianza, dell’appartenenza ad un gruppo e l’accettazione della volubilità della vita.
La ragazza che, sorda agli ammonimenti della famiglia, fuggì con un poco di buono, torna in seno ad essa recando un pargoletto senza cognome e la famiglia e la comunità si adoperano per festeggiare nel tango questa figlia ritornata e il battesimo della creaturina che entra così a far parte, a pieno titolo, de los cosos de al lao.
Fine della festa e questo “mondo” torna alla vita di sempre.
La splendida musica è di “José Canet” e il bellissimo affresco poetico, di “Marcos Larrosa”.
Lo ascoltiamo nella bella versione di “Anibal Troilo” per la dolce voce di “Jorge Casal”.
la versione di “Ruben Juarez” ce la danzano ” Cecilia Gonzalez e Albano Goldenberg”

Singhiozzarono i violini
e los fueyes* si emozionarono (mantici dei bandoneon e fisarmoniche)
e nella notte si smarrirono
gli accordi di un gotán*. ( tan-go, invertiti)
Un poliziotto che fa la ronda
per non addormentarsi*(un botón que toca ronda pa’ no quedarse dormido)
e un galán*che sta nascosto (seduttore che ci prova con tutte)
chamuyando* in un androne. (chiaccherando sornione)
D’improvviso si ascolta
il rumore di un’orchestra,
è che sono di festa
los cosos de al lao.
É tornata la ragazza
che un giorno andò via,
quando ancora non aveva
venti primavere;
oggi ha un piccino
e lo hanno battezzato,
è per questo che ballano
los cosos de al lao!
Già le luci sono spente
e il barrio si stiracchia,
la notte con sua tristezza
se n’è andata in fretta*. (el olivo se ha tomao)
Gli operai dritti al lavoro
come tutte le mattine,
mentre dicendo macanas*(fesserie)
passa un tipo sbronzo assai.
D’improvviso si ascolta
il rumore di un’orchestra,
è che sono di festa
los cosos de al lao.
É tornata la ragazza
che un giorno andò via,
quando ancora non aveva
venti primavere;
oggi ha un piccino
e lo hanno battezzato,
è per questo che ballano
los cosos de al lao!

 

Buon ascolto da Bruno Comastri (Tdj El Gatoloco).

Troilo – https://youtu.be/IX5L-mXlGxU
Ruben Juarez – https://youtu.be/VurWdUrmOoA

 

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NOTE DEL TIMAVO-TANGO DA PENSARE

Sezione Tango da Pensare Inverno

Ultimo appuntamento Stagione 2023-24
Kulturni Center L. Bratuz, Gorizia
Sabato 27 gennaio 2024, ore 20.30
Ultimo evento 2023-24, sabato 27 Gennaio, ore 20.30, per la Stagione di Note del Timavo XXXVI edizione, e la sezione dedicata a Tango da Pensare Inverno, presso il Kulturni Center Lojze Bratuz, Gorizia, con ingresso ad offerta libera.

Il filo conduttore di questi appuntamenti è stato riassunto nel titolo dell’intera sezione invernale a Gorizia, “Il Tango in un racconto“, tra spettacolo, personaggi, immagini e storia dalle origini ad oggi di questo genere artistico e con alcuni degli artisti che ne sono stati protagonisti in prima persona.
Ultimo evento sabato 27 gennaio ore 20.30,  quando, per la fortunata serie “Incontri sintonizzati” di questa edizione di Note del Timavo – Tango da Pensare, Hugo Aisemberg (e il Centro A. Piazzolla di Ferrara) proporrà una serata all’insegna del racconto per immagini, con l’introduzione del filmato “Frammenti di Buenos Aires”, seguito dal concerto “Tango ieri e oggi tra 2 e 4 mani” e le proiezioni di foto storiche.Protagonista, il pianista argentino Hugo Aisemberg, classe 1938,  che per primo negli anni ’70 ha portato la musica di A. Piazzolla nelle sale da concerto in tutta Europa e Argentina, diretto conoscitore del fondatore del Tango Nuevo, A. Piazzolla.

Il concerto, dedicato alla storia del Tango, avrà per sfondo opere fotografiche originali ed uniche in possesso del Centro A. Piazzolla di Ferrara. Sarà un percorso guidato dallo stesso Aisemberg nelle due fasi che si dispiegano dal tango delle origini al Tango Nuevo di Piazzolla, e da Aisemberg e Carla Agostinello in una terza ed ultima fase, dedicata alle espressioni di Tango Nuevo “in concerto”, per le composizioni di Saul Cosentino nelle sue stesse versioni di alcuni tanghi a quattro mani.

Si suggerisce la prenotazione su info@puntomusicale.org.

Video su
https://www.youtube.com/@associazioneculturalepunto8368

Stagione ad offerta libera

il programma dettagliato su www.puntomusicale.org

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il naso curioso del gatto

lo strazio di un’anima che nello spazio di un momento si è trovata nella disperazione dell’abbandono.
“Alfredo De Angelis”, in una profusione di violini e la dolce voce flautata di “Juan Carlos Godoy”, ci raccontano la cesura netta di un amore attraverso una scarna missiva in “Quien Tiene Tu Amor” (Chi tiene il tuo amore?) che ci viene interpretato dagli splendidi “Julio Balmaceda e Corina de la Rosa”, che non perseguono una postura”impomatata” ma, il sentimento.

 

Ho ricevuto una lettera tua
dove mi dici “addio”senz’anima,
ed io mi chiedo come posso ora
seguitare a vivere, se tu non mi ami?
Chi tiene il tuo amore
ora che io non lo tengo?
Dimmi chi è?
E che si è preso i tuoi baci.
Dove regnerà
il dolce sguardo che non sento più?
Io non so perché ti perdetti senza volerlo!
Ora tengo davanti ai miei occhi
una foto in cui stai
sorridendomi,
ultima elemosina che mi dai.
Chi tiene il tuo amore
ora che io non lo tengo?
Dimmi di chi è
la tua vita che ieri fu mia.
Tra le cose dell’ieri insisti
a ricordarmi il tuo amore lontano;
io mi chiedo come posso
continuare a vivere se non mi ami?
Chi tiene il tuo amore
ora che io non lo tengo?
Dimmi chi è?
E che si è preso i tuoi baci.
Dove regnerà
il dolce sguardo che non sento più?
Io non so perché ti perdetti senza volerlo!
Ora tengo davanti ai miei occhi
una foto in cui stai
sorridendomi,
ultima elemosina che mi dai.
Chi tiene il tuo amore
ora che io non lo tengo?
Dimmi di chi è
la tua vita che ieri mia fu.

 

https://youtu.be/oMlWJtHPb6Y

 

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Un musicista, tanti stili

   L’incantevole facciata del teatro Bellini, in stile neo-rinascimentale, mi invita a varcare la porta d’ingresso per accedere al foyer. E’ qui che incontro Leo Andersen, il giovane musicista e compositore, che ci ha fatto danzare in milonga accompagnati dalla sua musica. Musicista eclettico e talentoso, ha accettato con entusiasmo il mio invito a incontrarci per un’intervista che diventa, da subito, una piacevole chiacchierata.

Nato a Tandil, provincia di Buenos Aires, comincia a suonare la chitarra all’età di sei anni. Il suo primo maestro intuisce che, oltre alla passione per la musica classica, Leo ha una propensione naturale per il folclore e in particolare per il tango. A otto anni inizia il percorso di studio in chitarra classica presso il Conservatorio Juan Josè Castro della capitale argentina e, poco dopo, si avvicina alla tradizione della musica popolare. Completerà i suoi studi in chitarra classica, ma non quelli di musica folcloristica. A tredici anni inizia a suonare con i compagni di conservatorio e a diciotto anni suona e collabora con importati formazioni e gruppi di tango a Buenos Aires.

   Le mie domande sorgono spontanee e le risposte sono ricche di colori, di suoni, di atmosfere familiari. Scopro che la madre di Leo è un’insegnante di danze folcloristiche, il padre è un appassionato di musica di tango e di jazz, ascolta Roberto Goyeneche, la voce del tango per eccellenza, e Chet Baker, un’icona del jazz. Casa Andersen, dunque, è un crogiuolo di danza e musica classica e tango e jazz. Leo si avvicina anche al genere pop e ai gruppi pop, che ritiene essere un ambiente molto stimolante dal punto di vista artistico.  E tutto ciò diventa il background culturale e formativo che ritroviamo, oggi, nelle composizioni di Leo: impostazione classica, melodie di tango, ritmo folcloristico, sonorità pop, armonie di Jazz. Leo afferma di fare musica argentina a tutto tondo. Gli chiedo delle sue chitarre: utilizza prevalentemente quella classica con corde di nylon, ma anche quella jazz e quella elettrica, facendo uso, all’occorrenza, di strumentazione elettronica. Si fa costruire le chitarre da un liutaio di fiducia.

Ad oggi, ha all’attivo centinaia di partecipazioni e collaborazioni con gruppi musicali argentini, e un CD di brani di sua composizione dal titolo ”Puentes”, uscito nel 2019.

Prima di salutarci, gli chiedo dei suoi progetti: una Compagnia europea gli ha commissionato un CD che vedrà la luce nel mese di marzo di quest’anno. Inoltre, lascerà un po’ da parte le collaborazioni con i gruppi musicali per dedicarsi completamente a revisionare l’enorme quantità di musica già scritta, chiusa in un cassetto. Mi ha confidato che sarà molto spesso in Europa, in particolare in Italia.

Amici tangueri, forse, avrete la fortuna d’incontrarlo in milonga e danzare al ritmo delle sue note.

 

 

                                                                                                                               Anna Paudice

 

 

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Contatto Club: un ricco tratto di storia del Tango.

Un affettuoso e caloroso abbraccio tanguero, nell’accogliente e maestosa sala del Team Italia di Villorba, ha sugellato la consegna del Premio alla Carriera a Silvana e Gilberto. L’importante riconoscimento è stato celebrato durante “La Tarde Milonguera”, pomeridiana mensile di tango organizzata da Alma Errante, associazione spresianese, operante sull’intero territorio nazionale, che si occupa di bene-essere in diverse forme, anche attraverso il Tango Argentino. L’attestato, consegnato dalla presidente Nadia Fava, riporta la motivazione: “per aver contribuito a diffondere il Tango Argentino, in Italia, in Europa e nel mondo, custodendone i principi, i valori e le tradizioni, fin dal 1993”.
Ma riavvolgiamo il nastro di qualche decennio, ai tempi delle audiocassette e dei telefoni a gettone. Gilberto, per gli amici“Gil”, classe 1936, dismessa l’attività da mobiliere di design nel 1987, professione che lo ha portato a rappresentare l’industria italiana all’estero, su mandato dell’ICE (Agenzia governativa per l’internazionalizzazione delle imprese italiane), decide, insieme a Silvana,“Mamita”, di cimentarsi nella gestione di una sala biliardi. Attraverso un’accurata ricerca, il 1° maggio del 1993 fu individuato un locale idoneo a Spinea, divenuto poi la sede storica del Circolo. L’appellativo “contatto” scaturisce da una serie di nessi di casualità, dai trascorsi da perito elettrotecnico di Gilberto, dalla possibilità dei giocatori di entrare in contatto tra loro durante il gioco e dai significati legati alla connessione amicale e fra persone che condividono le stesse passioni e ideali. L’allestimento iniziale con 12 biliardi fu accolto con successo e l’inaugurazione, nel settembre dello stesso anno, vide la partecipazione del campione del mondo Gustavo Torreggiani di origine argentina (qualcosa già girava nell’aria ndr). Il successivo inserimento di servizi aggiuntivi, come bar, cucina, magazzini, giardino e parcheggio, contribuì a siglare due anni di entusiasmante attività a gonfie vele. Sul finire di questo strepitoso esordio, si registrò uno sviluppo spropositato di nuove sale da biliardo, nella stessa area, realtà che segnò una crisi irreversibile per l’intero settore. Nel ’95, mentre l’implosione coinvolgeva le varie sale biliardo, anche alcune appena nate, durante una cena con gli amici cabarettisti del “Café Sconcerto”, Monica Zuccon e Salvatore Esposito, giunse il suggerimento di introdurre il Tango Argentino al Contatto. Nulla accade per caso e, da quella timida proposta ai fatti, il passo fu breve: affiliati alla CSAIn, si ripartì alla grande, ospitando maestri e ballerini di calibro internazionale. Tra gli eventi salienti degli esordi, si annoverano anche le lezioni del giovanissimo Marcelo Alvarez di Buenos Aires, primo maestro presso il club, divenuto famoso nello stesso periodo per aver preso parte al film “Tango” di Carlos Saura, candidato all’Oscar. È bellissimo apprendere dalle emozionanti parole di Mamita e Gil, come Marcelo fosse quasi un figlio per loro. Un trattamento di calore e di affetto riservato usualmente a tutti gli ospiti del Club, ballerine e ballerini che giungevano da ogni dove per contribuire a scrivere la storia del Tango argentino. Storia pregna di passione, impegno, apertura, collaborazione e reciprocità.
“Quando abbiamo iniziato, non sopportavo il tango, per me era una lagna. Era difficile rimanere impegnata per ore al bar, ascoltando una noiosa cantilena” ammette Mamita (che in italiano si traduce “mammina”, affettuoso appellativo nato dagli amici argentini che periodicamente raggiungevano la milonga), “la magia e la passione sono nate dopo, casualmente, ascoltando Yira Yira di Julio Iglesias, con i sottotitoli in italiano; da quel momento tutto è cambiato e ho iniziato a cercare le traduzioni e i significati anche degli altri brani”.
“Si ballava bene al Contatto” afferma con enfasi e un pizzico di orgoglio Gil. “Gli amici tornavano volentieri, per la qualità dell’offerta e perché si sentivano come a casa, in famiglia”, aggiunge Mamita, sempre pronta ad accogliere tutti con il sorriso e le sue prelibatezze, come le paste asciutte improvvisate e condivise a notte fonda, con gli appassionati dell’ultimo tango. L’amatriciana era il piatto preferito, “ciacole” e qualche barzelletta componevano la sigla di chiusura. Non solo tango, di tanto in tanto, si organizzavano anche altre feste, mantenendo il focus sempre attivo sull’amicizia e la solidarietà, con importanti riscontri per la beneficenza e la raccolta straordinaria di fondi, nelle diverse circostanze di emergenza.
Chi raggiunge i livelli più profondi del Tango è consapevole che non si tratta solo di un ballo: è molto, molto di più. È connettersi con un altro essere umano, con un’altra anima, ben oltre la fisicità, in un abbraccio che ferma il tempo e registra istanti di eternità. È la fusione delle frequenze e delle energie di due cuori che, per una dozzina di minuti, battono e risuonano in stretta prossimità, anche per motivi non sentimentali. È danzare la vita, improvvisandone i passi e le figure, lasciandosi guidare dalla musica e dall’alchimia che si genera nella coppia e nella milonga. E questo Silvana e Gilberto lo avevano compreso molto bene, fin dal principio, assicurando elevati standard di qualità in ogni dettaglio organizzativo, nell’accoglienza, nell’arredamento e anche nell’accurata selezione dei vari “musicalizador” di turno. Entusiasmo e voglia di fare bene sono gli altri ingredienti indispensabili messi in campo, requisiti ancora vivissimi nella coppia di ex organizzatori che sarebbero ancora disposti a ricominciare, abbandonando volentieri lo status di “VIP – veci in pension”.
Come possiamo accogliere l’eredità del Contatto? All’unisono Mamita e Gil suggeriscono si andare d’accordo con tutti, partecipare anche alle attività degli altri organizzatori, agevolare collaborazioni e sinergie, custodire e tramandare le tradizioni, con particolare riferimento al rispetto del galateo della milonga e all’eleganza in ogni suo aspetto.
Introdurre il tango nella scuola primaria: quale insegnamento potrebbe produrre? In questo mondo capovolto, un po’ alla deriva, potrebbe essere un’opportunità per insegnare l’accoglienza dell’altro, la sensibilità, il contatto, il rispetto reciproco e, in particolare, il rispetto dei maschi nei confronti delle femmine.
L’interessante intervista si è conclusa con la proposta di poter raccontare la storia del Contatto Club anche attraverso una pubblicazione nella quale riversare il ricchissimo patrimonio di immagini, dediche, memorie, aneddoti e racconti degli ultimi trent’anni. Accolto molto favorevolmente, il progetto potrebbe vedere la luce entro l’anno.
A sorpresa, durante la premiazione, Mamita e Gil hanno donato all’associazione Alma Errante l’ultimo arredo sopravvissuto alla dismissione del club: una lampada rimasta sul banco del bar per circa trent’anni! Questo prezioso dono è stato accolto come il passaggio del testimone, per continuare a scrivere la storia del tango, custodendo fedelmente le tradizioni.

Il Premio alla Carriera ha trovato forma anche attraverso le mani di Roberta Buligan, maestra di Tango di Pordenone, che ha donato un artistico disegno nel quale una mano maschile accoglie e protegge una mano femminile; dal contatto e dalla fusione delle due diverse energie scocca una scintilla che alimenta la passione per il tango e sostiene simbolicamente una coppia di ballerini. Un messaggio di profonda gratitudine verso Mamita e Gil che veicola anche l’augurio per tutti gli amanti del Tango di non smettere mai di alimentare il contatto che genera quella scintilla.

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RINGRAZIAMENTI:
Un GRAZIE immenso a tutti coloro che hanno reso possibile questa bellissima festa, iniziando il nuovo anno nel migliore dei modi!
Grazie a tutte le dame e i cavalieri;
grazie al mitico musicalizador Tano El Franchute ( Renato De Bernard ), una garanzia per gli abbracci milongueri;
Grazie ai festeggiati Mamita e Gil, per la loro innata simpatia e per l’eredità culturale, morale ed esemplare che ci lasciano;
grazie ai Maestri di tango Victor Madriz, Jessica Borotto, Giuseppe Scarparo e agli altri organizzatori che ci hanno onorato con la loro presenza;
grazie allo staff di Team Italia by Studio Danze Treviso per la squisita ospitalità e il supporto;
grazie allo staff di Alma Errante “bene-essere itinerante”, per l’efficace organizzazione e gestione;
grazie a WebRadio Faitango – La voce del Tango e Tiziana Michelotto per i servizi giornalistici;
grazie a Giuliano Perini per le foto;
grazie a Maria Fernanda Ochoa che con la sua meravigliosa voce ha rallegrato l’anima con un piacevolissimo fuori programma;
grazie a Roberta Buligan per aver interpretato magnificamente il premio alla carriera con il suo bellissimo disegno;
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Il naso curioso del Gatto

La salute innanzi tutto! Non a caso quando incontriamo una persona come formula di cortesia usiamo un augurio di buona salute come “salve”.
Dopo la ricerca dell’immortalità, ancor prima della ricchezza, la salute occupa da sempre i nostri sforzi:
la panacea greca, la teriaca veneziana, il mesmerismo alla cui base sta l’elettricità e via dicendo.
Il tango si occupa di un personaggio singolare: “Fernando Asuero y Saenz de Cenzano”, giunse a Buenos Aires intorno al 1929 dalla Spagna vantando una sedicente laurea in otorinolaringoiatria e che si diceva in grado di curare pressoché ogni malanno con la semplice e non meglio specificata stimolazione del nervo trigemino.
Preceduto dalla sua fama anche il presidente Hipólito Yrigoyen lo volle incontrare alla Casa Rosada, salvo poi farlo arrestare alla sua uscita dallo studio presidenziale.
Questo fatto scatenò reazioni diverse nella pubblica opinione; ovviamente prevalse di gran lunga l’ilarità.
Il tango si appropriò della vicenda e il compositore “Manuel Colominas” realizzò “Operate el trigémino” e lo consegnò all’orchestra “Minotto Di Cicco” per la voce di “Antonio Buglione”.
Il protagonista del tango in oggetto si rivolge ad un amico perennemente sfortunato al gioco consigliandolo di farsi ricoverare per una operazione al “famoso” trigemino.
Un brano questo molto appetibile per i cultori dello stile canyengue.
Buon ascolto da Bruno Comastri (Tdj El Gatoloco)
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