“Presentai a Sebastián Irigo una serie di testi sconnessi che avevano a che fare con personaggi come Gardel, Perón, Discépolo, e lui iniziò a tracciare la drammaturgia”, ricorda Luis Longhi. La coppia ha così scritto “Tutti i passeri che mi salutano hanno il sorriso di Gardel”, opera della quale hanno appena terminato l’allestimento e che va in scena tutte le domeniche alle 21 nel Centro Culturale della Cooperazione in Buenos Aires (Av. Corrientes 1543) con la regia proprio dello stesso Irigo. L’opera presenta Antonio, un vecchietto interpretato dal medesimo Longhi, che viaggia nel ricordo di figure emozionalmente importanti della sua…